L’eritema è una lesione della pelle, dovuta a un processo infiammatorio, che rientra nelle forme di allergia cutanea, che si manifesta con arrossamenti o pruriti generati dall’esposizione al sole (scottature solari).

L’infiammazione, tipica dell’eritema, è causata dalla vasodilatazione dei capillari sottocutanei. I margini dell’eritema possono essere netti o sfumati, con chiazze più o meno estese sulla superficie del corpo. Una volta riassorbito, può causare desquamazione o discromia (diversa colorazione della pelle).

L’eritema può essere il segnale di varie malattie della pelle. Una delle forme più diffuse di eritema è una allergia alla luce solare, denominata dermatite polimorfa solare, che rientra nella categoria delle fotodermatosi dovute a una particolare sensibilità della pelle al sole. Solitamente una delle soluzioni più efficaci alleviarne i sintomi consiste nell’applicare prodotti specifici come Allergan, una crema antistaminica.

Cause dell’eritema solare

Le scottature solari più gravi, che danno origine ad eritema, sono causate da un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi ultravioletti in mancanza di un’adeguata protezione sulla pelle. Altri fattori che incidono sulla comparsa di eritemi più o meno rilevanti sono:

  • La quantità di tempo di esposizione al sole. La gravità dell’eritema aumenta con l’aumentare del tempo trascorso al sole
  • Il fototipo di pelle. Una cute chiara, infatti, contiene meno quantità di melanina, la sostanza prodotta naturalmente dal nostro corpo per assorbire i raggi UV e non farli penetrare in profondità nella pelle

È più facile incorrere in eritemi in primavera ed estate e soprattutto nei primi giorni in cui si prende il sole.

Eritema solare: i Sintomi

L’eritema solare può manifestarsi in primavera e in estate, ai primi raggi del sole, col bel tempo ma anche col cielo coperto, persino attraverso i vetri. La durata dell’esposizione ai raggi UV scatenante varia da un quarto d’ora ad alcune ore, ma il periodo di intervallo tra l’esposizione stessa e la comparsa dell’eruzione è di 12-24 ore (al contrario dell’orticaria solare che compare poco dopo l’esposizione).

Clinicamente si presentano spesso con piccole papule o con papule vescicole, oppure più raramente con placche eritematose lievemente infiltrate. Sono colpite il viso e le sedi più esposte, gli arti, il dorso delle mani e dei piedi. Il prurito è costante e ciò spiega la presenza di lesioni da grattamento. Le lesioni possono estendersi anche alle aree coperte.

A meno di 12 ore da un’esposizione relativamente intensa, insorgono piccole papule, e talvolta vescicole, raggruppate in chiazze che prediligono la scollatura e si estendono alle spalle, sul versante esposto degli arti, al dorso delle mani e dei piedi. Si associa un intenso prurito. Se si evita di rinnovare l’esposizione, l’eruzione ed il prurito si attenuano in una decina di giorni.

Che cosa fare in caso di eritema solare?

Ecco alcuni rimedi da mettere in pratica non appena si avverte fastidio o si nota arrossamento cutaneo, 6 -12 ore dopo l’esposizione:

  • Coprire la parte lesa; non prendere il sole sulla zona fino a guarigione avvenuta, che di norma avviene entro 4-5 giorni.
  • Fare una doccia o immergere la scottatura in acqua fresca o tiepida (non fredda).
  • Lenire la pelle con creme o gel idratanti e rinfrescanti acquistabili in farmacia.
  • Provare rimedi naturali, impacchi calmanti con camomilla, calendula, eucalipto o lavanda.
  • Bere molti liquidi, per consentire un’idratazione profonda anche dall’interno del proprio corpo.
  • Mangiare molti cibi ricchi di betacarotene e vitamina E, micronutrienti che aiutano a rigenerare la cute e stimolare la produzione di melanina.
  • Non toccare né grattare la scottatura, non rompere le eventuali bolle d’acqua formatesi, per scongiurare il rischio di infezioni.
  • Alla comparsa di pus, febbre, brividi, tachicardia, nausea, oppure in caso di ustione molto estesa, rivolgersi al medico curante o ad un dermatologo.

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