La dieta plant based guadagna sempre maggiore terreno anche fra gli sportivi. Questo è ciò che emerge da un recente sondaggio condotto dall’Associazione italiana cultura sport (Aics), che è ben consapevole dei danni che un massiccio consumo di proteine animali (provenienti quindi dalla carne, dai latticini e dal pesce) comporta sia per la salute delle persone che per quella del nostro Pianeta.

Dal sondaggio, che ha preso in esame un campione di 12.000 uomini e donne di età compresa tra i 21 ed i 67 anni, è emerso che la dieta prevalentemente vegetale si sta facendo largo anche fra gli atleti.

Tuttavia, vi sono ancora grandi margini di miglioramento.

Cos’è la dieta plant based?

Ma cosa è esattamente la dieta plant based? Come spiegano i membri della Harward Medical School, questo tipo di alimentazione si concentra in primo luogo sul consumo di cibi di origine vegetale. Non stiamo parlando solamente di frutta e verdura, ma anche di cibi come noci, frutta secca, legumi, fagioli, germogli e molto altro.

La Plant Based Diet non è una dieta vegana o vegetariana. Si tratta piuttosto di un tipo di alimentazione sostenibile e sano sia per chi la segue che per il Pianeta.

Ebbene, dal sondaggio condotto dall’Aics è emerso che molti atleti e sportivi stanno cominciando a prediligere questo genere di alimentazione. Inoltre, il 16,7% dei partecipanti ha affermato di seguire una dieta vegetariana, mentre il 3,9% seguiva un’alimentazione vegana.

Nonostante si siano registrati dei grandi passi in avanti nello stile alimentare della popolazione, sono ancora molte le persone che assumono eccessive quantità di alimenti di origine animale.

Perché scegliere questa dieta?

Andrea Nesi, responsabile dalla commissione Ambiente di Aics, spiega che gli allevamenti intensivi di bestiame e pesci hanno un impatto drammatico e insostenibile sia per l’ambiente che per la salute delle persone.

Per arginare questo preoccupante fenomeno, è dunque importante promuovere uno stile dietetico più sostenibile. Proprio con l’intento di raggiungere questo obiettivo, l’associazione vuole dunque avviare una serie di progetti volti a promuovere una maggiore consapevolezza alimentare.

via | Ansa
Foto di misskursovie2013 da Pixabay

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