In occasione della Giornata Mondiale dell’Ictus cerebrale , che ricorre oggi, 29 ottobre 2020, la Società Italiana di Neurologia ha fornito alcune informazioni che potrebbero salvare la vita di molte persone.

L’ictus cerebrale si verifica quando avviene un’occlusione o una rottura di un’arteria cerebrale. Nel primo caso si parlerà di ictus ischemico, mentre nel secondo caso si parla di ictus emorragico. Si tratta purtroppo di condizioni molto diffuse, per cui è fondamentale non abbassare la guardia, neanche in questo periodo di pandemia.

Da Marzo, come spiega il Prof. Massimo Del Sette, Vicepresidente Società Italiana di Neurologia, si è infatti registrata una riduzione degli accessi in ospedale per ictus in tutta Italia. Ciò non vuol dire che i casi sono diminuiti, ma solo che le persone hanno maggiore timore di andare in ospedale per paura di un eventuale contagio da Covid-19.

Proprio in questo momento è invece importante sottolineare quanto il tempo di intervento sia cruciale per garantire l’efficacia delle terapie e che i vantaggi di un intervento urgente superano di gran lunga i potenziali rischi di una ospedalizzazione,

spiega l’esperto in occasione di questa Giornata Mondiale dell’Ictus, aggiungendo che in presenza dei primi sintomi dell’ictus è fondamentale chiamare immediatamente i soccorsi.

Ictus: i primi sintomi da riconoscere

ictus sintomi

Per trattare in tempo questa condizione, è dunque fondamentale fare attenzione ai sintomi di esordio. Ecco quali sono quelli da non sottovalutare secondo i membri della Società Italiana di Neurologia:

  • Avere la bocca improvvisamente storta
  • Non riuscire a coordinare i movimenti o a mantenere l’equilibrio
  • Difficoltà a pronunciare bene le parole
  • Non riuscire più a capire chi parla
  • Non vedere metà o una parte di un oggetto
  • Avvertire mal di testa forte e localizzato diverso dal solito
  • Non poter più muovere un braccio e/o una gamba nello stesso lato del corpo

Cosa fare se avverti questi sintomi?

In presenza di tali sintomi, bisognerà chiamare immediatamente i numeri 112 o 118 per il trasporto in un Centro specializzato per la cura dell’ictus.

Grazie alle innovazioni nel campo medico, oggi è infatti possibile trattare tempestivamente la malattia attraverso strumenti terapeutici efficaci come la trombolisi e la trombectomia. La prima consiste nella somministrazione di un farmaco che servirà a disostruire l’arteria cerebrale occlusa. La trombectomia consiste invece nella rimozione meccanica del trombo. Tale rimozione avverrà attraverso sistemi di aspirazione e con l’introduzione di uno stent attraverso un’arteria.

Spesso questi due tipi di terapie vengono associati, poiché insieme possono ridurre il rischio di mortalità e di disabilità nei pazienti che hanno avuto un ictus ischemico.

L’articolo Giornata Mondiale dell’ictus 2020: le linee guida della Società Italiana di Neurologia proviene da Benessereblog.

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