Quanti di noi hanno il respiro pesante? Non è una bella sensazione, specie se siamo tra amici, colleghi, in compagnia. Cosa dà origine all’alito cattivo? Scopriamolo insieme e vediamo come arginare questo sgradevole disturbo.

Problemi di alitosi e irregolarità intestinali: c’è una correlazione?

Quali sono le cause dell’alito cattivo, dunque? Possiamo individuarne più di una. Forse non lo sapevamo, ma i nostri problemi di alitosi possono essere riconducibili a difficoltà digestive o irregolarità intestinali (stipsi, transito rallentato e altre problematiche). Vediamo perché.

Il deterioramento del cibo nello stomaco o nell’intestino può produrre gas o composti volatili maleodoranti. Se il nostro organismo non riesce rapidamente a bloccare queste sostanze, esse sono espulse attraverso le nostre vie aeree tramite la respirazione.

Questa situazione è favorita anche da irregolarità intestinali. In questo caso risulta non completa l’attività digestiva svolta dalla flora batterica intestinale. Infatti gli alimenti, non adeguatamente disgregati nelle loro sostanze nutritive di base, sono più facilmente soggetti a fermentazioni o putrefazioni, con un aumento della produzione di gas e tossine maleodoranti.

I problemi di alitosi possono dipendere anche da altri fattori, come ad esempio:

  • Batteri e residui di cibo che si possono annidare nelle tasche tonsillari, piccole cavità normalmente presenti sulla superficie delle nostre tonsille.

 

  • Periodi di digiuno. La masticazione contribuisce a rimuovere le cellule morte presenti nella bocca: digiunando, queste cellule non sono asportate e formano un sottile strato maleodorante.

 

  • Alcuni alimenti, come ad esempio aglio e cipolle, che contengono composti solforati e dall’odore sgradevole.

 

  • Alcool. Provoca secchezza della mucosa orale, con una sensibile riduzione della saliva, importante barriera contro i microrganismi responsabili dell’alitosi.

 

  • Fumo. Fumare comporta un aumento della secrezione di acidi nell’apparato digerente, con la produzione di sostanze maleodoranti. Infatti, la nicotina provoca irritazione delle mucose di stomaco e intestino e può favorire la comparsa del reflusso gastrico.

 

  • Reflusso gastrico. I succhi gastrici entrano in contatto con la parete dell’esofago, provocando rigurgiti acidi e maleodoranti nella bocca.

 

  • Scarsa salivazione. Molti di noi hanno il fiato pesante al risveglio. Questa condizione può dipendere dalla fisiologica diminuzione del flusso salivare nelle ore notturne. Infatti, durante il sonno, la bassa secrezione di saliva previene frequenti movimenti di deglutizione. Tuttavia, la diminuzione di saliva priva la bocca di una protezione importante nei confronti dell’alitosi. La saliva, infatti, contribuisce a rimuovere eventuali residui alimentari, batteri e cellule morte, oltre a tamponare l’acidità eccessiva.

 

Come contrastare i problemi di alitosi? Seguiamo cinque pratiche utili

Possiamo seguire alcuni accorgimenti per minimizzare l’alitosi:

  • Assumiamo probiotici. Si tratta di batteri vivi e vitali ad azione benefica, in grado di rigenerare la naturale microflora intestinale. Se il nostro alito pesante è dovuto a una disbiosi intestinale, l’azione regolatrice dei probiotici contribuirà a migliorare la barriera intestinale.

 

  • Curiamo la nostra igiene orale. Visite regolari dal dentista, utilizzo di spazzolino e filo interdentale sono valide pratiche per prevenire l’alitosi.

 

  • Eliminiamo le cattive abitudini. Mangiare in maniera sregolata, fumare, eccedere con l’alcool: cerchiamo di eliminare questi vizi. Consumiamo pasti bilanciati e regolari, rinunciamo all’abuso di alcool, rinunciamo alle sigarette. In questo modo eviteremo che si crei un ambiente ideale alla proliferazione di batteri.

 

  • Beviamo acqua. Introdurre almeno 1, 5 litri di acqua al giorno contribuirà ad ammorbidire le feci e a facilitarne l’espulsione, prevenendo ristagno fecale e putrefazione di cibo nello stomaco o nell’intestino, possibili cause di alitosi.

 

  • Introduciamo fibre nella dieta. Assumiamo fibre di frutta, verdura, alimenti integrali in quantità bilanciata, per favorire il transito intestinale e contrastare ristagno e decomposizione di cibo nello stomaco o nell’intestino, possibile causa di alitosi.

 

  • Non saltiamo i pasti. Come abbiamo visto, il digiuno può contribuire a favorire l’accumulo di cellule morte nella bocca, con la formazione di uno strato maleodorante. Al contrario, la masticazione frequente favorirà l’eliminazione di tali cellule, riducendo il rischio di alitosi.

Per ulteriori consigli sulla salute non esitiamo a contattare il nostro medico di fiducia.

L’articolo Cause dell’alito cattivo: conosciamole e contrastiamole con 5 pratiche proviene da Benessere News.

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