Durante la pandemia, il numero dei fumatori in Italia è aumentato in maniera allarmante. Lo rivela un nuovo studio dell’Istituto Superiore di Sanità, condotto in collaborazione con l’Istituto Mario Negri e presentato pochi giorni fa, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco. Che la pandemia che stiamo ancora affrontando abbia fatto aumentare i livelli di stress di ognuno di noi è un fatto noto.

Chi più chi meno, tutti ci siamo trovati alle prese con i problemi causati da lockdown e distanziamento. Tutti abbiamo sofferto a causa della solitudine e della mancanza delle persone care, spesso lontane per questioni geografiche o di sicurezza. Non è, e non è stato, un periodo semplice, e molte persone, di fronte ai momenti più stressanti, tendono a rifugiarsi nel “caro vecchio vizio del fumo”.

Un comportamento malsano, lo sappiamo bene, ma come spesso accade, chi fuma tende a voler ignorare i rischi ai quali si espone.

Fumatori in Italia: aumentano soprattutto fra le donne

Secondo il nuovo studio presentato in occasione della recente Giornata mondiale senza tabacco, la pandemia avrebbe fatto aumentare di 1,2 milioni il numero di fumatori in Italia. Fra queste persone vi sono sia quelle che hanno cominciato a fumare sigarette tradizionali, sia quelle che hanno cominciato a usare dispositivi alternativi ma pur sempre dannosi per la salute. Fra questi vi sono ad esempio le sigarette elettroniche, che pur rappresentando potenzialmente una valida alternativa alla sigaretta classica, non sono prive di effetti nocivi.

Gli esperti spiegano che ad aprile 2020 a fumare era il 21,9% della popolazione. A novembre il numero dei fumatori italiani è salito al 24%, per arrivare al 26,2% nel mese di maggio 2021. Ciò significa che attualmente a fumare sarebbero 5,5 milioni di uomini e 5,8 milioni di donne.

Gli autori sottolineano che la percentuale di nuovi fumatori comprende soprattutto le donne, che durante la pandemia avrebbero ceduto più spesso al “fascino” della sigaretta, mettendo così a rischio la propria salute.

via | Ansa
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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