Parrucchieri riapertura fase2

Dal 4 maggio prossimo l’Italia entrerà ufficialmente nella fase 2, dopo le ristrettezze di libertà personale per la limitazione del contagio da Coronavirus COVID-19. Il nuovo regime, sancito dal Dpcm del 26 aprile 2020, allenta un pochino la cinghia, elargendo qualche concessione in più e prevedendo la ripresa di alcune attività, fino ad oggi non ammesse.

Di certo la ripresa si prevede graduale e lenta ed è lo stesso premier Giuseppe Conte a lasciarci intendere che si tornerà alla normalità poco alla volta, in modo da contenere l’emergenza pandemia. E in quest’ottica è bene anche prevedere dei passi indietro anche dopo l’apertura, qualora la situazione lo dovesse rendere necessario per motivi di salute pubblica.

Intanto l’attenzione degli italiani va alle nuove concessioni del Decreto del 26 aprile, dove viene illustrata nel dettaglio la fase 2 tanto attesa. La curiosità di molti va alla riapertura dei parrucchieri e dei barbieri e più in generale a tutti i servizi alla persona che saranno effettivamente riattivati.

Le indicazioni in tal senso si trovano nell’allegato 2 del Decreto, che titola testualmente Servizi per la persona. In questa fase sono solo quattro le attività che prevedono una riapertura, nel dettaglio:

  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse

L’accenno a coiffeur e barbieri o centri estetici in generale non è dunque contemplato nell’allegato 2, mentre all’interno del Dpcm c’è un comma espressamente dedicato a questo, dove si legge che “sono sospese le attività inerenti servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2”.

Al momento quindi non è dato sapere quando si arriverà alla riapertura dei parrucchieri, ma viene facile pensare che questa, come altre attività dove la distanza di sicurezza di un metro e mezzo non può essere assicurata, sarà fra le ultime a tornare regolare.

Le limitazioni invece si allentano sulla circolazione delle persone, fatto salvo il sempre valido divieto di assembramento, l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro da un altro soggetto e il divieto di lasciare la propria abitazione se in quarantena, se risultati positivi al Coronavirus COVID-19 o se la propria temperatura corporea supera i 37,5 C°.

In tale ottica è concesso il ritorno presso la propria residenza o domicilio, è concesso l’accesso ai parchi pubblici, sempre evitando gli assembramenti e ritorna anche la concessione a svolgere attività fisica all’aperto singolarmente o, in caso di minori, con accompagnamento di un genitore.

Foto | iStock

Riapertura parrucchieri e Dpcm 26 aprile 2020: i servizi alla persona ammessi nella fase 2 pubblicato su Benessereblog.it 27 aprile 2020 17:07.

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