Dormono poco, mangiano molto e non svolgono attività fisica: le conseguenze della pandemia sui giovani si fanno sentire ogni giorno di più. Alla stanchezza, alla paura del contagio e di infettare i propri cari, si aggiungono i problemi del sonno, quelli legati a un’alimentazione sregolata e alla mancanza di contatti con i propri coetanei. A far luce su una situazione che si protrae ormai da molto tempo, e che sta mettendo a dura prova la serenità di ognuno di noi, è stato il Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca Iard, che ha realizzato un’indagine non ancora conclusa, ma i cui risultati sono già molto chiari.

Fra le conseguenze della pandemia sperimentate dai giovani, due in particolar modo sono quelle più evidenti: un peggioramento della qualità del sonno e una tendenza a seguire un’alimentazione sbilanciata.

Come è cambiata (in peggio) la dieta dei giovani

Per quanto riguarda l’alimentazione, giovani e adolescenti hanno cominciato a mangiare a tutte le ore. Nonostante abbiano trascorso più tempo in casa, pare che in pochi abbiano sfruttato la situazione per regolarizzare i pasti. La colazione continua a essere il pasto “più saltato” della giornata. Questo perché si continua a mangiare e sgranocchiare cibo dalla mattina alla sera.

Unito alla maggiore sedentarietà – un’altra conseguenza della pandemia e dei lockdown – questa cattiva abitudine avrà senza dubbio dei risvolti negativi per la salute dei giovanissimi.

Se c’è qualcosa di cui gli adolescenti italiani non avrebbero avuto bisogno è proprio di mangiare di più. Il sovrappeso resta una drammatica costante in bambini e adolescenti italiani. Se negli ultimissimi anni stavamo registrando se non ancora una riduzione dell’incidenza quantomeno un assestamento, adesso ci aspettiamo un pericoloso passo indietro,

spiega Margherita Caroli, coordinatrice del gruppo di studio sulla nutrizione di Laboratorio Adolescenza per quanto riguarda l’area nutrizione.

Le conseguenze della pandemia sul sonno dei giovani

E per quanto riguarda il sonno? Come ben sappiamo, l’emergenza Covid ha influenzato anche questo aspetto in maniera molto significativa.

Nell’ultimo anno si è passati dal 23% di adolescenti che andavano a dormire dopo le 23 durante i giorni di scuola, a un preoccupante 63%. Molti ragazzi e ragazze si svegliano al mattino pochi istanti prima di mettersi di fronte al computer per la DAD. Tanti posticipano l’ora di andare a dormire per stare incollati ai propri smartphone, e un preoccupante 73,4% degli adolescenti fanno fatica a prendere sonno.

Risvegli notturni e difficoltà a riprendere sonno dopo essersi svegliati sono altre due problematiche che rovinano la serenità degli adolescenti. Tutto ciò non fa che peggiorare la qualità della vita dei nostri ragazzi, aprendo la strada a problematiche future che non devono essere sottovalutate.

via | Corriere
Foto di Ana Krach da Pixabay

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