I corticosteroidi sono una classe di farmaci steroidei, impiegati per il trattamento di molti tipi di disturbi, sfruttando le loro proprietà antinfiammatorie e immunosoppressive. Ma il loro uso, specie se prolungato e ad alti dosaggi, può favorire l’insorgenza di effetti collaterali. Come la temuta insonnia da cortisone, che in genere arriva insieme ad ansia e tachicardia.

In generale gli steroidi, se assunti nei modi e nei tempi corretti, sono piuttosto sicuri, ma i side effects possono verificarsi in qualunque caso. Come detto, il dosaggio più o meno massiccio e la durata dell’assunzione, sono due fattori determinanti. Ed è il motivo per cui è importante seguire la terapia prescritta alla lettera, comunicando al medico ogni eventuale disturbo si presenti.

Tra i più frequenti c’è, come detto, proprio l’insonnia da cortisone, che può rendere le nottate agitate, peggiorando la qualità del riposo notturno. Il problema si può verificare sia in caso di assunzione orale del farmaco, come nel caso del Deltacortene, sia se viene iniettato per via intramuscolare o endovenosa.

Insonnia da cortisone: quanto dura e come combatterla

Se da una parte gli effetti benefici del cortisone possono avere una durata che varia dalle 8 alle 72 ore, a seconda del farmaco usato, per gli effetti collaterali è difficile pronunciarsi. L’insonnia di certo è molto più frequente se l’assunzione o la somministrazione del principio attivo avviene in tarda giornata o in serata, motivo per cui si consiglia di prenderlo al mattino.

In genere assumere il cortisone in un’unica soluzione mattutina, permette al corpo di smaltire eventuali disturbi nel corso della giornata. Al risveglio il nostro organismo è infatti già sotto effetto del cortisolo, prodotto dalle ghiandole surrenali per darci la scossa utile ad affrontare gli impegni. La curva di produzione di questo ormone tende a calare naturalmente nel corso del giorno, così da permetterci di dormire la notte.

Ed è per questo motivo che anche l’assunzione dei corticosteroidi, potendo, andrebbe fatta di prima mattina per seguire in maniera più naturale la curva “dello stress”. Qualora ciò non bastasse e il medico fosse d’accordo, possiamo favorire l’addormentamento in modo naturale.

La respirazione diaframmatica per allentare la tensione serale, la meditazione e lo yoga sono pratiche molto efficaci per combattere l’insonnia da cortisone. Così come l’uso di estratti di valeriana e biancospino. Un bagno caldo con oli essenziali di lavanda o camomilla può anche favorire il rilassamento e sonno notturno.

Foto | iStock

Leggi dalla Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *