In occasione della Giornata Mondiale dell’asma 2022 vogliamo porre l’accento su una malattia tanto diffusa quanto, per certi versi, ancora poco conosciuta. L’asma (o asma bronchiale) è una malattia infiammatoria non infettiva che coinvolge le vie respiratorie, e più esattamente i bronchi.
Si tratta di una delle malattie respiratorie croniche più diffuse, una condizione che interessa sia adulti che bambini, uomini e donne in maniera indiscriminata, e che può rivelarsi molto pericolosa se non gestita correttamente.
L’asma può infatti manifestarsi in maniera cronica, ma può anche comportare delle fasi più acute, in cui il paziente sperimenta un restringimento delle vie respiratorie, con conseguente difficoltà a respirare (dispnea), abbondante produzione di muco, oppressione toracica e tosse.
Se è vero che alcuni pazienti riescono a convivere con la malattia, considerandola alla stregua di un leggero fastidio, altri possono soffrire di sintomi e manifestazioni gravi, in grado di metterne in pericolo la stessa vita.
È per questo motivo che è fondamentale conoscere la malattia, per trattarla e gestirla nel miglior modo possibile.
Giornata Mondiale dell’asma: 7 cose da sapere sulla malattia
In occasione della Giornata mondiale dell’asma 2022 vogliamo dunque porre l’accento su alcuni aspetti della malattia che non tutti conoscono.
In ordine, daremo uno sguardo ai sintomi dell’asma, vedremo quali sono le cause e i fattori di rischio, esamineremo i diversi tipi di asma e scopriremo come tenere a bada questa condizione.
I sintomi dell’asma da riconoscere
Come abbiamo accennato, la malattia comporta sintomi che possono variare da paziente a paziente. Se per alcuni l’asma può rappresentare un mero fastidio, per altri il problema può rivelarsi ben più grave. In generale, questa condizione comporta sintomi come:
- Dispnea (difficoltà a respirare)
- Respiro sibilante, che tende a peggiorare di notte o durante lo svolgimento di attività fisiche ad elevata intensità
- Senso di costrizione al torace
- Espettorato con muco di colore chiaro (che può essere più o meno abbondante)
- Tosse persistente.
Diverse forme di asma
Probabilmente avrai sentito parlare dell’asma da sforzo o di asma allergica. Ma di cosa si tratta esattamente?
Le forme di asma allergica possono manifestarsi in seguito all’esposizione a pollini o in seguito al contatto con allergeni, e si presentano con sintomi come rinite e congiuntivite.
L’asma da sforzo (detta anche asma indotta dall’esercizio) comporta invece l’insorgenza dei sintomi in seguito a un’attività fisica intensa. Questa condizione colpisce più spesso i bambini, ma può manifestarsi anche nei soggetti adulti.
Si parla di asma cardiaco quando i sintomi della condizione sono secondari a broncospasmo in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia. Questa condizione colpisce più frequentemente i soggetti anziani.
Una malattia in continua evoluzione
L’asma è una malattia che può cambiare nel tempo da un punto di vista sintomatologico. A periodi di quiete, in cui i sintomi sembrano essere meno evidenti, possono alternarsi periodi con sintomatologia più intensa.
Per questo motivo è importante monitorare la malattia, adattando le eventuali terapie in accordo con il proprio medico di fiducia.
Cause e fattori di rischio
L’asma può avere delle cause ereditarie. È stata infatti dimostrata una certa predisposizione familiare all’origine della malattia. Ciò significa che chi ha un genitore (e/o un nonno) affetto da asma corre un rischio raddoppiato di soffrire della malattia a sua volta.
Possono aumentare la predisposizione a soffrire di asma anche fattori come:
- Esposizione al fumo di sigaretta
- Inquinamento ambientale
- Infezioni polmonari precoci.
A scatenare gli attacchi o le crisi di asma possono essere diversi fattori, come agenti irritanti, allergeni (polvere, peli di animali, fumo di sigaretta o muffe), sforzi fisici, forti emozioni e persino gli sbalzi di temperatura.
Diagnosi di asma
La diagnosi di asma avviene attraverso un test di funzionalità polmonare (spirometria) e l’impiego di un broncodilatatore.
Se i sintomi (tosse, oppressione toracica, sensazione di non avere abbastanza fiato), migliorano grazie al medicinale, allora il soggetto potrebbe effettivamente soffrire di asma.
Trattamento e gestione della malattia
Non esiste una cura per l’asma, perlomeno non esiste un trattamento risolutivo in grado di eliminare radicalmente la malattia. Tuttavia, a disposizione del paziente vi sono diversi tipi di trattamenti.
I sintomi possono essere controllati, ad esempio, mediante l’assunzione di farmaci che agiscono come “controllori a lungo termine”, e servono a tenere sotto controllo i sintomi dell’asma nel tempo. Generalmente, tali farmaci vengono assunti una volta al giorno, indipendentemente dalla presenza o meno dei sintomi.
Sono altresì disponibili i farmaci ad azione immediata, come i beta 2 agonisti, che rilassano i muscoli delle vie aeree durante le crisi acute, e agiscono dilatando i bronchi e migliorando di conseguenza la respirazione.
Giornata mondiale dell’asma: come convivere con la malattia?
Convivere con questa malattia può essere talvolta davvero complesso e stressante. Tuttavia, adottare un sano stile di vita renderà più semplice gestirne i sintomi. Per convivere con l’asma in modo efficace è innanzitutto importante:
- Sottoporsi ai regolari controlli con il proprio medico curante
- Seguire una dieta sana, che sia ricca di frutta e verdure di stagione
- Mantenere un sano peso corporeo (l’obesità ha infatti un impatto negativo sui sintomi della malattia)
- Evitare il fumo di sigaretta (sia attivo che passivo)
- Svolgere della regolare attività fisica.
Se proprio quest’ultima dovesse innescare gli attacchi di asma, prima di iniziare un percorso di allenamento parlane con il medico o con il tuo pneumologo, in modo da individuare le attività più adatte.
È inoltre importante prendere coscienza dei fattori che scatenano gli attacchi di asma, in modo da riuscire a evitarli.
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