Nuova epidemia di ebola in Guinea. Il capo dell’agenzia sanitaria del paese di 12 milioni di abitanti che si trova nell’Africa occidentale, Sakoba Keita, lancia il nuovo allarme, sottolineando che ci troviamo di fronte a un nuovo periodo di preoccupazioni, in occasione di un incontro nella capitale sull’emergenza in corso.

8 casi confermati ieri, con tre morti tra i pazienti positivi al virus. Si tratta dei primi decessi in 5 anni causati dall’ebola, la febbre emorragica che qualche anno fa aveva allarmato tutto il mondo. Una delle persone morte è un’infermiera che a fine gennaio ha avuto i sintomi dell’Ebola ed è stata sepolto il primo febbraio scorso. Alcune persone che erano al funerale hanno poi mostrato i segnali della malattia.

Proprio la Guinea, in occasione dell’epidemia di ebola che ha tenuto con il fiato sospeso dal 2013 al 2016, era uno dei paesi epicentro dell’emergenza sanitaria. In quell’occasione la stima dei morti è stata molto alta, circa mezzo milione di decessi.

Questa mattina molto presto il laboratorio di Conakry ha confermato la presenza del virus Ebola.

Queste le parole del capo dell’agenzia sanitaria della Guinea che presto si sono diffuse in tutto  il mondo. Nel 2016 la Guinea era stata dichiarata Ebola free.

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato che darà rapida assistenza alla Guinea per tenere sotto controllo i casi. Presto l’autorità preposta consegnerà dei vaccini contro l’ebola, come dichiarato dal professore Alfred George Ki-Zerbo dell’Oms, in occasione della conferenza stampa che si è svolta a Ginevra dopo una riunione con le autorità sanitaria di Conakry.

Intendiamo consegnare rapidamente gli strumenti necessari per aiutare la Guinea, che ha sviluppato già una grande esperienza.

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