A che punto è la situazione Coronavirus in Italia? Cosa dobbiamo fare? Il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui analizza la situazione attuale e ci spiega un po’ il da farsi. In primo luogo non c’è da preoccuparsi, il Covid-19 in Italia è sotto controllo, è sempre necessario stare attenti ma si può riprendere a condurre una vita “quasi” normale, rispettando ovviamente tutte le regole.
Con la riapertura di tutte le attività, del turismo e degli spostamenti è normale che si formino dei piccoli focolai, ma è altrettanto importante vedere che vengono subito isolati, contenuti e curati tempestivamente. Finchè il virus sarà in circolazione la nostra unica arma è l’attenzione, rispettare le regole e usare la mascherina nei luoghi chiusi, prediligere il distanziamento sociale e segnalare eventuali rischi di contagi.
Coronavirus: la depressione causata dalla crisi economica
Aumentano i casi di depressione causata dalla crisi economica conseguente alla pandemia da Coronavirus.
Il presidente del Consiglio superiore di sanità chiarisce anche che il virus non ha perso aggressività, ma viene contenuto meglio e in modo più rapido. Adesso dalla comparsa dei sintomi alla diagnosi passano in media 1-2 giorni, a marzo ne passavano 5 e questo comportava anche un numero maggiore di pazienti gravi, ricoveri, terapie intensive ecc. Il tutto amplificato dai tantissimi casi tutti insieme e dagli ospedali ridotti allo stremo. Oggi, in caso di necessità, si può andare in ospedale e ricevere le cure, non si deve aspettare di stare malissimo prima di chiamare l’ambulanza.
Franco Locatelli spiega che i ragazzi devono fare attenzione, anche se si ammalano meno, non sono assolutamente immuni:
“Sono tre i fattori protettivi dei giovani. Sono dotati di immunità naturale più efficiente, hanno la capacità di sviluppare velocemente anticorpi contro organismi nuovi e in più nel loro sistema respiratorio sono espresse in minore misura rispetto agli adulti le molecole ACE 2, vale a dire i recettori che permettono al virus di attaccare le cellule. I due terzi dei giovani contagiati sono asintomatici o con sintomi lievi. Possono però infettare gli adulti. Divertitevi da responsabili. Non scambiate bicchieri, no assembramenti, indossate le mascherine dove serve, quando attorno c’è troppa gente ammassata. Fatelo per voi stessi, per gli altri e in memoria di 35.000 morti. Aiutateci a impedire al virus di ripartire”.
Quello che è importante capire è che l’unica arma di difesa che abbiamo è il distanziamento, bisogna evitare i luoghi affollati, usare la mascherina quando serve e in generale non essere superficiali. Non dobbiamo dimenticare che la pandemia Covid-19 è costata la vita a più di 35.000 persone in Italia.
Coronavirus: il 54% dei contagiati è donna
Il 54% dei contagiati da Coronavirus è donna, da marzo a ora c’è stato un progressivo aumento fino a superare gli uomini.
Foto di Engin Akyurt da Pixabay
via | corriere della sera
Coronavirus in Italia: situazione sotto controllo ma i giovani devono stare attenti pubblicato su Benessereblog.it 20 luglio 2020 12:28.
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