Coronavirus, Cina valuta divieto di consumo di animali selvatici
Il coronavirus cinese continua a turbare gli animi. Con la volontà di mettere in pratica operazioni di tutela della pubblica salute, è stata resa nota l’intenzione, da parte del Comitato permanente del parlamento cinese, di valutare “una bozza di decisione sul bando del commercio illegale di animali selvatici e l’eliminazione delle cattive abitudini di mangiare animali selvatici a tutela della salute e della sicurezza della vita delle persone“.

L’operazione si terrà a Pechino il 24 febbraio prossimo, in occasione della sedicesima sessione bimestrale. L’eventuale divieto sarà approvato al fine di fermare la trasmissione del coronavirus (che ha fatto, ad oggi, più di 1700 morti in Cina) e di salvaguardare lo stato di sicurezza nazionale e non. Si ritiene, infatti, che il virus si sia sviluppato a partire da pipistrelli o pangolini, i cosiddetti formichieri squamosi.

La municipalità di Tianjin si è già attivita in tal senso approvando non solo il divieto di consumare animali selvatici e loro derivati, ma anche di cacciare, vendere, acquistare o utilizzare in una qualsiasi forma di commercio gli animali “incriminati”. Tale decisione potrebbe favorire uno stop dell’espansione del virus che da più di un mese, oramai, sta mietendo panico a livello internazionale.  

Come si trasmette il coronavirus

Il coronavirus si trasmette da una persona infetta a un’altra attraverso la saliva, il contatto diretto o attraverso contaminazione fecale. I sintomi possono non essere inizialmente riconoscibili: sono simili a quelli di una comune influenza accompagnata, o meno, da febbre.  

Per evitare di venire contagiati, tra gli altri accorgimenti, ci sono quello di starnutire utilizzando un fazzoletto, di lavarsi spesso le mani e disinfettare gli oggetti di utilizzo quotidiano.

Coronavirus, Cina valuta divieto di consumo di animali selvatici pubblicato su Benessereblog.it 18 febbraio 2020 15:39.

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