L’allergia alle graminacee è un disturbo tipico del periodo primaverile che si manifesta tramite fastidiosi malesseri. Fortunatamente, la maggior parte dei sintomi dell’allergia alle graminacee può essere facilmente gestita evitando il contatto con l’allergene. Tuttavia, è sempre consigliato avere dietro antistaminici e decongestionanti per le situazioni di emergenza.

Quali sono i rimedi naturali e non per l’allergia alle graminacee? Ed è possibile fare un vaccino per combattere il problema? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è l’allergia alle graminacee

L’allergia alle graminacee è un’allergia molto diffusa così come l’allergia al nichel:  consiste in una reazione allergica che si verifica quando si entra in contatto o si inspira una sostanza alla quale si è ipersensibili, nello specifico il polline proveniente da alcuni tipi di piante che fioriscono in primavera. E che provoca l’attacco del sistema immunitario.

Come ogni pianta, anche le graminacee producono una polvere fine fatta di particelle di polline. Il polline delle graminacee è uno degli allergeni più comuni al mondo.

Allergia alle graminacee sintomi, rimedi e vaccino
Fonte: Pixabay

Graminacee principali in Italia

Sotto il termine graminacee sono comprese circa 5000 specie, quasi tutte erbacee, sparse per il mondo. Molte di queste sono coltivate per l’alimentazione umana (e per quella animale). Molte altre hanno scopo ornamentale. I generi di graminacee più diffusi sono Alopecurus, Anthoxanthum, Avena, Bromus, Cynodon, Dactylis, Festuca, Hordeum, Holcus, Lolium, Phleum, Poa, Phragmites, Setaria, Zea.

Alle graminacee coltivate a scopo alimentare appartengono:

  • Frumento
  • Mais
  • Avena
  • Orzo
  • Grano
  • Miglio
  • Segale
  • Granturco
  • Riso

Della seconda categoria, invece, fanno parte tra le altre:

  • Calamagrostis
  • Cortaderia
  • Deschampsia
  • Festuca
  • Melica
  • Muhlenbergia
  • Stipa
  • Paspalum notatum,
  • Agrostis
  • Cyndon
  • Poa
  • Erba di Bufalo
  • Erba centopiedi
  • Festuca
  • Loglio
  • Erba di Sant’Agostino
  • Zoysia
  • Erba Marram
  • Bambù
  • Prato
  • Gramigna

Allergia alle graminacee, causa

La causa che sta alla base dell’allergia alle graminacee è una reazione che il sistema immunitario restituisce riconoscendo il polline come una sostanza pericolosa per l’organismo. Da qui attiva la produzione di anticorpi, noti come immunoglobuline, andando a stimolare determinate cellule immunitarie a liberare istamina, sostanza responsabile dell’infiammazione.

Chi soffre di allergia alle graminacee probabilmente avrà a che farci a vita.

bambino allergico
Fonte: Pixabay

I sintomi dell’allergia alle graminacee

Uno dei motivi per cui l’allergia alle graminacee è così comune, è che il polline viene sparso dal vento e non viene trasportato dagli insetti. Ciò provoca una maggiore probabilità di esposizione (scopri di più anche sull’allergia primaverile ai pollini).

I sintomi tipici dell’allergia alle graminacee – simili a quelli di un raffreddore – possono svilupparsi rapidamente o dopo un periodo di tempo dopo essere entrati in contatto con l’allergene. Quelli più comuni includono rinite allergica, congiuntivite allergica e asma con tutti i disturbi a questi associati. E cioè:

  • Occhi gonfi o lacrimanti
  • Prurito alla gola, alla bocca, alla pelle o agli occhi
  • Fatica
  • Mal di testa
  • Starnuti
  • Tosse
  • Orticaria

Il più delle volte provoca una leggera difficoltà a respirare. Meno comunemente, il contatto diretto con le graminacee può provocare reazioni allergiche come prurito, orticaria o eczema.

Sintomi meno comuni ma altrettanto diffusi sono difficoltà a dormire (per via di tosse e starnuti), mal di testa per via dell’infiammazione e della congestione nella cavità nasale, mal di gola (gli allergeni presenti nell’aria possono irritarla).

Periodo

Essendo legata al polline delle graminacee ed alla loro fioritura, può durare anche diverse settimane. Viene scatenata dalla propagazione nell’ambiente dei pollini ed il periodo dell’allergia alle graminacee è dunque quello che intercorre tra i mesi di marzo e giugno, ovvero quelli durante i quali si verifica la fioritura.

Diagnosi

Prima di prendere qualsiasi provvedimento in merito, è bene procedere alla diagnosi della stessa, che viene effettuata dall’allergologo sulla base di una iniziale visita alla quale seguono determinati test mirati a scoprire qual è l’allergene in particolare. Si tratta di:

  • Test allergologici cutanei (noti con il nome di Prick test)
  • Rast Test, test sierologico per la ricerca di immunogammaglobuline IgE
Allergia alle graminacee sintomi, rimedi e vaccino
Fonte: Pixabay

Allergia alle graminacee, rimedi naturali

Oltre i farmaci da assumere su prescrizione medica, è possibile curare l’allergia ricorrendo a rimedi naturali, come quelli omeopatici. Sostanze contenute nelle piante che possono aiutare a combattere ed alleviare i sintomi dell’allergia alle graminacee si trovano nella Rosa Canina, nell’Eufrasia, nell’Arsenicum album e nel Ribes nigrum.

Il modo migliore per trattare l’allergia alle graminacee è stare alla larga da queste ultime evitando l’allergene al quale si è sensibili. Tuttavia, anche a causa del vento, può essere molto difficile, quasi inevitabile. Ciò che è possibile fare per ridurre il rischio è:

  • evitare di esporsi all’erba responsabile dell’allergia il più possibile;
  • indossare indumenti protettivi per proteggere la pelle e gli occhi dall’erba (quindi anche cappelli e occhiali da sole);
  • non appendere il bucato ad asciugare all’aria aperta in presenza di graminacee;
  • cambiarsi d’abito appena tornati a casa dopo essere stati all’aria aperta;
  • tenere le finestre chiuse in caso di vento nel periodo della fioritura.

Ancora, ricordate di pulire gli animali domestici dopo che hanno passato un po’ di tempo all’aperto e di fare loro il bagno frequentemente.

Cura per allergia alle graminacee

In caso di leggera allergia si può ricorrere ai farmaci per l’allergia da banco per combattere i sintomi. Se l’allergia, invece, è grave, il medico può prescrivere degli spray nasali a base di corticosteroidi, degli antistaminici da prescrizione, dei decongestionanti da prescrizione.

Il primo passo, tuttavia, sta nella diagnosi dell’allergia. Una volta che il medico avrà diagnosticato la causa dell’allergia, potrà prescrivere la migliore cura. La maggior parte dei farmaci per l’allergia funziona meglio quando si inizia a prenderli prima dell’inizio della stagione dei pollini.

Oltre i farmaci precedentemente citati, si può ricorrere all’immunoterapia, un trattamento a lungo termine che può aiutare a prevenire o ridurre la gravità delle reazioni allergiche. Tale trattamento può anche influire sul decorso della malattia andando magari a modificare la risposta immunitaria del corpo agli allergeni.

Allergia alle graminacee
Fonte: Unplash

Vaccino

L’immunoterapia per l’allergia, ovvero il “vaccino“, è un trattamento preventivo per le reazioni allergiche a sostanze di varia natura, tra queste i pollini. Consiste nella somministrazione prolungata di dosi controllate di un allergene cui la persona è sensibilizzata. Tali somministrazioni giungono all’effetto di indurre il sistema immunitario a diventare meno reattivo con il passare del tempo riducendo i sintomi allergici. Durante il corso dell’immunoterapia, in sostanza, il soggetto allergico alle graminacee diventa progressivamente meno sensibile a quell’allergene.

Un cenno merita un’altra forma di immunoterapia che può essere eseguita a casa. È priva di aghi e comporta l’assunzione di determinate compresse da iniziare prima della stagione delle allergie e per tutta la stagione dell’allergia alle graminacee. E’ opportuno ricordare come entrambe le forme di immunoterapia allergica debbano essere prescritte dal medico.

Allergia graminacee e vaccino Covid

Un dubbio che ha attanagliato molti soggetti allergici alle graminacee è stato quello riguardante il vaccino contro il Covid. Quello che preoccupava tali soggetti era la convenienza, o meno, di sottoporsene. Così come riportato sul sito dell’Humanitas, tuttavia, nessun problema a riguardo: “Le allergie alle sostanze inalanti, come i pollini, gli acari della polvere o le muffe, le allergie alimentari e le allergie da contatto, per esempio con sostanze come i metalli, non rappresentano un fattore di rischio nell’effettuare le vaccinazioni” vi si legge.

Allergia graminacee, cosa non mangiare

Cosa non mangiare quando si soffre di allergia alle graminacee? Forse non tutti lo sanno, ma alcuni frutti e ortaggi sono botanicamente correlati a queste. Rientrano tra questi frutta come le pesche, il melone, le arance, e ortaggi come il sedano, i pomodori e le patate.

Allergia graminacee: che pasta mangiare? Qui è bene non fare confusione. Bisogna dapprima chiarire se si sia allergici solo ai pollini delle graminacee oppure anche ai cereali. Nel primo caso non bisogna eliminare pasta e simili dalla propria alimentazione. Nel secondo, invece, è bene prediligere i pseudocereali come quinoa, miglio e grano saraceno, generalmente ben tollerati.

Non bisogna sottovalutare, tuttavia, il rischio di introdurre gli stessi allergeni con l’alimentazione in quanto le specie responsabili di tale allergia sono anche alcune tra le piante commestibili più diffuse nel mondo. Ci riferiamo, ad esempio, a frumento, orzo, avena, segale, mais e riso.

Scopri di più anche sull’allergia agli alimenti.

Leggi dalla Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *