Il tumore del colon è uno dei più ostici da trattare, è particolarmente soggetto alle recidive e riesce a resistere ai trattamenti e a creare nuove metastasi. Un gruppo di ricercatori italiani è riuscito a individuare le cellule dei tumori del colon metastatici che si nascondono e che resistono ai farmaci, portando a nuove recidive. I medici hanno stanato il punto debole di queste cellule, cioè la presenza di segnali molecolari che servono per far trovare a queste cellule una nicchia per addormentarsi per poi tornare in azione più avanti.
Questo studio è stato effettuato dai ricercatori dell’IRCCS di Candiolo e pubblicato su Science Translational Medicine. Questa ricerca è stata realizzata grazie al sostegno del 5xmille della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ma anche all’Airc e all’European Research Council.
Le cellule super-resistenti del cancro al colon presentano due recettori con degli scudi molecolari che sono simili alle cellule tumorali su cui è mirata la terapia farmacologica. In questo caso però gli scudi si attivano e rendono queste cellule simili alle cellule intestinali normali, quindi riescono a nascondersi dalle terapie e a generare nuove recidive dopo un po’ di tempo.
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Le terapie a bersaglio molecolare dirette sono già usate per alcune tipologie di cancro al seno, e quindi sono già partite le sperimentazioni per stanare queste cellule tumorali più subdole e debellarle del tutto.
Queste cellule durante la massima risposta tumorale al farmaco si “addormentano” e si nascondono tra le cellule dell’intestino. I recettori delle cellule tumorali che si attivano per potersi camuffare sono HER2 ed HER3, recettori di superficie per il fattore di crescita epidermico, che nelle cellule sane ci sono sempre, in quelle tumorali si attivano in risposta al farmaco.
Livio Trusolino, Professore del Dipartimento di Oncologia dell’università di Torino che opera presso l’istituto di Candiolo, ha spiegato:
“Molti pazienti con un tumore al colon metastatico che non può essere trattato con la chirurgia vengono curati con cetuximab, un farmaco diretto contro il recettore per il fattore di crescita epidermico o EGFR: cetuximab è efficace in quasi la metà di questi pazienti, facendo regredire le lesioni, ma quasi mai eradica del tutto la malattia perché alcune cellule ‘irriducibili’ restano nascoste, pronte a rientrare in azione e col tempo dare una ricaduta. Nella nostra ricerca abbiamo studiato questi piccoli serbatoi di cellule residuali, per capire come e perché sopravvivono a cetuximab covando il fuoco sotto la cenere. Abbiamo scoperto che nel momento in cui c’è la massima risposta tumorale al farmaco queste cellule spengono i segnali di EGFR, il bersaglio molecolare di cetuximab, e in compenso attivano due recettori ‘fratelli’, molto simili e normalmente inattivi sul tumore”.
I medici hanno trovato quello che potremmo definire il punto debole del tumore al colon metastatico, hanno capito come e dove si nascondono le cellule tumorali che danno origine alle recidive.
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via | repubblica
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay
Tumore al colon, trovate le cellule che causano le recidive pubblicato su Benessereblog.it 07 agosto 2020 11:15.
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