Camminare fa bene al cervello

Camminare fa bene al corpo e alla mente, non serve fare le maratone o le gare con se stessi, quel che occorre è avere un po’ di costanza e muoversi almeno 30 – 45 minuti al giorno. In base all’età e alle condizioni di salute si può fare una semplice passeggiata oppure optare per una camminata veloce, non è importante strafare ma mantenere questa sana abitudine nel tempo.

Le camminate sono a metà tra una passeggiata e lo sport vero e proprio, sono gratis e alla portata di tutti, si possono fare in qualunque momento e non hanno bisogno di nulla, solo un paio di scarpe da tennis comode e adatte alle nostre esigenze. Camminare fa bene a tutte le età, i bambini possono iniziare già a due mesi a muoversi per casa e poi a 3 – 5 anni camminare con i genitori. Quando si è più maturi invece bisogna calibrare le camminate e l’andatura con le proprie condizioni fisiche, non bisogna strafare ma solo muoversi e avere una vita più attiva e stimolante possibile.

Camminare fa bene al corpo ma anche al nostro cervello perché fa aumentare il numero dei neuroni e promuove la vascolarizzazione. Il movimento stimola la produzione di una sostanza chiamata Bdnf che va ad agire sull’ippocampo anteriore, la parte del nostro cervello che costruisce le cellule chiave per la memoria e le capacità cognitive.

In questi anni sono sempre di più le persone che si ammalano di Alzheimer, e una delle armi di prevenzione che abbiamo a disposizione è proprio il movimento, per questo camminare fa bene a ogni età, sia da giovani che da anziani. Se ve la sentite è consigliabile cambiare percorsi in modo da mantenere la mente sempre attiva e attenta.

Sergio Pecorelli, professore emerito di Ginecologia e ostetricia dell’Università di Brescia e componente Comitato scientifico Fmsi, ha dichiarato:

“Camminare ha benefici immensi per tutti i nostri organi e apparati. Ma forse dimentichiamo l’effetto che ha sul cervello: camminare almeno mezz’ora al giorno e in modo veloce, a tutte le età, aumenta il numero dei neuroni del nostro cervello, quindi memoria e capacità cognitive. Ma aumenta anche la vascolarizzazione del cervello: dà energia a queste nuove cellule. Se a 65-70 anni una persona si ripromette di fare una camminata veloce di mezz’ora al giorno, anche 45 minuti se può, alla fine dell’anno avrà l’1% in più di cellule cerebrali. Avrà, dunque, una riserva cellulare maggiore che gli servirà per la memoria e le capacità cognitiva”.

Sergio Pecorelli

via | adnkronos

foto | Pixabay

Camminare fa bene al cervello pubblicato su Benessereblog.it 18 febbraio 2020 16:51.

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